A che gioco giochiamo

di redazione

A che gioco giochiamo

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Il gioco identifica un ambito di ricerca e di sperimentazione che da sempre incontra l’interesse di educatori, insegnanti, animatori, per l’importanza che riveste in chiave di crescita e sviluppo per il soggetto in età evolutiva.

In modo particolare, dopo l’avvento e l’affermazione sociale dei media digitali con il conseguente imporsi dei videogiochi all’interno dei consumi culturali dei più giovani, tale importanza ha iniziato a essere discussa:

  • a molti è sembrato che i videogiochi si imponessero, portassero via spazio al gioco all’aria aperta, ponessero problemi dal punto di vista della socializzazione sostituendole una dimensione di consumo esclusivamente individuale;
  • ancora, ci si è domandati in che misura il videogioco inducesse regressione dal punto di vista motorio, favorendo la tendenza all’obesità insieme alle mutate abitudini alimentari; e ancora, si è riproposto – come a proposito di tanti altri fenomeni della tarda modernità – il classico tema del “noi e loro”, contrapponendo a una passata età dell’oro (quella in cui eravamo piccoli) dove il gioco era sinonimo di creatività, libertà, immaginazione, movimento, l’età attuale in cui “non sanno più divertirsi”, “non hanno più capacità immaginativa”, “si sono ritirati in loro stessi”, “non giocano più”.

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