Contrastare le fake news, educare all’informazione in oratorio

di Stefano Pasta

Contrastare le fake news, educare all’informazione in oratorio

Contrastare le fake news, educare all’informazione in oratorio


“La comunicazione oggi: diventare autori di comunicazione responsabili e critici”, questo il titolo del percorso realizzato dal Cremit presso l’oratorio San Luigi di Gorgonzola (MI). Cinque incontri per i ragazzi del gruppo di terza media, in cui i ragazzi hanno analizzato, costruito e riflettuto su diversi aspetti legati all’educazione all’informazione. Il riferimento teorico è stato il Curriculum di Educazione Civica Digitale, il sillabo del Ministero dell’Istruzione in cui si parla di “cercare, decodificare e utilizzare consapevolmente e criticamente l’informazione.”

Per questo il primo incontro è stato incentrato sulla ricerca delle informazioni e la riflessione sull’uso dei dati, costruendo una survey insieme ai ragazzi: il sondaggio aveva come obiettivo la ricezionedi dati sulla fruizione di notizie, rispetto al territorio di appartenenza dei ragazzi del gruppo. Una meta-riflessione, quindi, sulla ricerca delle informazioni nelle sue due sfaccettature: come si fa, professionalmente, a raccogliere dei dati e farlo in modo efficace (costruzione della survey)? E come le persone del territorio di Gorgonzola ricercano le informazioni e le notizie (il contenuto)?


Sul tema della decodifica si è scelto sempre un approccio pratico: nel secondo incontro abbiamo chiesto ai ragazzi di produrre un contributo video che richiamasse le caratteristiche di un videoservizio di telegiornale per consapevolizzare su più punti. Da principio su come si costruisca una notizia a partire da un fatto, secondariamente di come si debba costruire il contenuto per rendere fruibile la notizia in base alle caratteristiche del format che si è scelto; e in ultima istanza su quanto tutto questo procedimento sia complicato e quanto implichi diverse professionalità e competenze!
I ragazzi si sono messi in gioco molto bene producendo due servizi per il “TG”: uno sui religiosi approdati di recente nelle diverse comunità di Gorgonzola e uno che narrasse le vicende avvenute in contingenza della Marcia della Pace, a cui i ragazzi stessi avevano partecipato.
Nell’incontro successivo, grazie alla testimonianza di un richiedente asilo proveniente dalla Guinea Conakry, la riflessione sui contenuti delle notizie ha preso una piega relativa al presente momento storico: la produzione delle fake news è spesso legata all’odio xenofobo e all’immigrazione (si veda il sito dell’Associazione Carta di Roma ); d’altro canto, la predicazione di Papa Francesco è chiaramente a favore dell’accoglienza (“Accogliere, proteggere, promuovere e integrare”). Questo ha portato i formatori del Cremit e gli educatori della comunità pastorale a pensare questo incontro come centrale all’interno del percorso. La serata è cominciata con un’analisi sui numeri e i trend delle migrazioni negli ultimi 6 anni ed è poi proseguita con la testimonianza di Alpha Oumar Camara, in fuga per ragioni politiche, torturato in Libia, salvato nel Mediterraneo e poi accolto in Italia. I ragazzi hanno dovuto produrre un altro contenuto in formato TG su questa testimonianza, analizzando i loro prodotti sia dal punto di vista dei contenuti, sia da quello formale.

Gli ultimi incontri sono stati centrati, invece, sullo sviluppo di senso critico e responsabilità. Riprendendo il Sillabo del MIUR si legge: “La padronanza delle strategie di ricerca di informazione prevedono la capacità di valutare provenienza, qualità e credibilità delle fonti informative, e di giudicare la qualità e la completezza delle informazioni raccolte, anche a partire dalle dinamiche utilizzate dai motori di ricerca e da repertori di risorse”. Attraverso alcuni giochi e riflessione sugli stessi si è, quindi, presentato ai ragazzi il tema dell’analisi di un contenuto, cercando di stimolare, attraverso la competizione usando software come Kahoot, la loro percezione e capacità di lettura e di analisi della veridicità di ciò che stavano fruendo, sperimentando anche uno strumento come il sito BuTaC di analisi delle fake news. Secondo il costrutto delle tecnologie di comunità, il tema della responsabilità è stato introdotto con il lancio dell’account Instagram del gruppo: con lo scopo, per i ragazzi di informare i coetanei, i genitori e i parrocchiani in generale delle attività svolte all’interno del gruppo, con contenuti che sappiano documentare le azioni del gruppo “Preado” delle diverse parrocchie di Gorgonzola.

Bruno Minini

Univ. Cattolica del Sacro Cuore
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