Il direttore del Cremit, Pier Cesare Rivoltella, è intervenuto giovedì 22 agosto al Meeting di Rimini durante l’incontro “A scuola di digitale. Il digitale a scuola” promosso da Disal, Diesse e CdO Opere educative, momento a cui hanno partecipato moltissimi dirigenti scolastici, docenti, operatori di scuola, genitori. Con lui si è confrontato Luca Botturi, docente in Media in educazione alla Supsi di Locarno.
“La scuola digitale in quanto tale non esiste – ha spiegato Rivoltella nel suo intervento – si tratta di parlare semplicemente di scuola o, se si vuole, di ‘scuola al tempo del digitale‘”. Nella “società del codice”, ha suggerito tre sottolineature al pubblico della Fiera di Rimini:
Il fattore #tempo: oggi è sempre più un tempo contratto ed associato con un processo di #accelerazione costante. La nostra è una società dell’accelerazione, quella che ci fa vivere con la percezione di essere sempre in ritardo sulle cose. Ci sentiamo in colpa per essere in ritardo e per questo prolunghiamo il tempo di servizio oltre il tempo e lo spazio.
La #conoscenza: oggi disponiamo di moltissime #informazioni che si consumano ed invecchiano rapidamente, causando una gestione complessa delle informazioni. Un tempo il problema era come trovare le informazioni, mentre oggi il tema è come sceglierle.
La #relazione: la risorsa umana nell’organizzazione digitale rischia di ridursi a semplice ruolo, a funzione, a somma di #competenze. Occorre allora gestire lo strumento digitale in modo che esso non sostituisca il compito della persona. Si tratta di creare continuamente un rapporto tra #profitto e #democrazia.
Qui il link allo streaming della tavola rotonda “A scuola di digitale. Il digitale a scuola”
Un articolo per approfondire:
“SCUOLA/ Digitale, studenti e prof: evitiamo di usarlo senza capirlo”, ilSussidiario.net, 24 agosto 2019.
“Scuola digitale e digitale nella scuola”, CattolicaNews, 28 agosto 2019
Condividiamo il testo dell’intervento (trascritto da Federica Pilotti e rivisto da Alessandra Carenzio):