Nel Giorno della Memoria, vogliamo riflettere sull’importanza di luoghi come il Memoriale della Shoah, luoghi che ci aiutano a mantenere viva la memoria e a costruire un futuro più consapevole. Lo facciamo grazie al numero 4 della Rivista di aggiornamento professionale “EaS. Essere a Scuola”, edita da Morcelliana Scholé, che ogni anno dedica un affondo monografico al tema per accompagnare le scuole nella riflessione e nella costruzione di attività didattiche.
Grazie ai contributi di Alessandra Carenzio di CREMIT e di Matteo Lenuzza, Talia Bidussa, Deborah Gressani, Saverio Colacicco della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano, condividiamo due articoli che esplorano il valore educativo di questi spazi, pensati per parlare anche senza parole.
Riconoscere il passato ci dà gli strumenti per proteggere il futuro. Facciamolo insieme, oggi più che mai.
La Fondazione Memoriale oggi si muove principalmente su due direttrici: conservazione e impegno nel presente, due tendenze che possono sembrare in contraddizione, ma che in realtà si completano e nobilitano a vicenda. Chiamiamo conservazione le iniziative volte alla conoscenza delle vicende storiche in cui lo spazio Memoriale è stato coinvolto al consolidamento di queste conoscenze e a una riflessione critica sulle cause che le hanno rese possibili, come sui vari attori in campo. Impegno
Articolo di Matteo Lenuzza, Talia Bidussa, Deborah Gressani e Saverio Colacicco della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano
nel presente è invece quella necessità di calare quelle conoscenze nel mondo attuale, usare quindi le consapevolezze nate da una riflessione storica per leggere il presente.