Nursing Training Game: L’ARG irrompe nella formazione continua in sanità per una nuova prospettiva di formazione

di redazione

Nursing Training Game: L’ARG irrompe nella formazione continua in sanità per una nuova prospettiva di formazione

Nursing Training Game: L’ARG irrompe nella formazione continua in sanità per una nuova prospettiva di formazione


Di Nadia Santuari, Formatrice, Servizio Formazione Azienda Provinciale èper i Servizi Sanitari di Trento

Sei un infermiere di pronto soccorso? Hai voglia di metterti in gioco con qualcosa di nuovo? Collegati al sito di Publispai e … contattaci! …A metà ottobre, nei locali del Pronto Soccorso di Trento, compare uno strano volantino.

Parte così il Rabbit hole, la porta di ingresso che ha innescato l’Alternate Reality Game (ARG) dal titolo Nursing training game: win for fiction! (NTG) un’esperienza ludica, collaborativa e immersiva, messa a disposizione degli infermieri del Pronto Soccorso per lo sviluppo di competenze nella gestione del bambino critico. Con il volantino e l’ingaggio di Megan, Director casting di Publispai,  è stato chiesto ai partecipanti non solo di dare un’occhiata a questa nuova iniziativa e di aderire, ma di lanciarsi, in maniera assolutamente volontaria, in una storia immersiva, reale e interattiva e mettersi in gioco. Nursing Training Game ha spezzato la normale routine quotidiana di vita e di lavoro, irrompendo come qualcosa di strano, fuori posto, carico di mistero che ha spinto intraprendere un’avventura dove i veri obiettivi sono stati scoperti solo durante il viaggio.

Il progetto, realizzato nell’ambito del tirocinio del Master in Media Education Manager, ha introdotto e sperimentato una nuova prospettiva di formazione continua in ambito sanitario, dove le metodologie tradizionali sono state integrate con un’innovativa componente gamificata. L’obiettivo è stato quello di esplorare se e come l’uso di elementi ludici e gamificati possano facilitare il processo di apprendimento degli adulti e indagare una nuova prospettiva di formazione continua. 

Nursing Training Game ha previsto la costruzione di un universo narrativo credibile in ogni dettaglio, una storia che si è svolta in una realtà co-costruita in tempo reale dai progettisti/narratori con il contributo dei partecipanti e lo ha fatto dipanandosi in un ambiente di apprendimento blended, tra la piattaforma e-learning Moodle (sfide, esercitazioni, contenuti digitali gamificati), e setting formativi sul campo (Pronto Soccorso Generale e Pronto Soccorso Pediatrico). 

La storia è quella di Publispai, casa di produzione di fiction italiane, che vuole realizzare una serie centrata su un pronto soccorso del Nord Italia dove vengono gestiti casi pediatrici complessi. Per aumentare l’autenticità, organizza, per un mese, un concorso per selezionare come consulenti un gruppo infermieristico di un Ospedale italiano e offrire un’esperienza di intrattenimento e di apprendimento ai gruppi degli Ospedali che dovranno dimostrare di essere preparati nella gestione del bambino critico partecipando ad un evento/sfida finale. Le leve che hanno fatto muovere la storia sono state quelle provenienti dal mondo del game design: competizione, sfide, prove ed enigmi, ricompense e premi finali che hanno messo in gioco abilità individuali, problem solving e collaborazione con gli altri giocatori permettendo di consolidare competenze attraverso l’esplorazione e l’esperienza. A queste si è unita una grande attenzione a bilanciare elementi che potevano “destabilizzare” il sistema di Pronto Soccorso. La programmazione ha garantito sostenibilità con la turnistica dei professionisti coinvolti e costante coerenza tra la storia, gli obiettivi formativi, i moduli e le sfide. Il progetto ha previsto tre moduli formativi, con complessità crescente e articolati in competenze attese, ha avuto una durata totale di quattro settimane mantenendo continuo, attraverso il live storytelling, il flow e l’ingaggio. 

L’ARG, o Alternate Reality Game (gioco di realtà alternativa), è un tipo di gioco che utilizza il mondo reale come piattaforma, spesso intrecciando narrazioni complesse e interattive che coinvolgono i giocatori attraverso vari media e tecnologie. Gli ARG sono progettati per essere esperienze immersive, in cui la linea tra gioco e realtà si sfuma, e la loro caratteristica principale è l’interattività e la partecipazione attiva dei giocatori, che diventano parte integrante della narrazione, influenzando il corso degli eventi con le loro scelte e azioni. L’ARG, sebbene non ampiamente studiata nella formazione continua dei professionisti sanitari, ha dimostrato di essere un metodo efficace rispetto ai metodi tradizionali. Le sue logiche e meccaniche catturano e mantengono l’attenzione dei partecipanti, favorendo un apprendimento più duraturo. Inoltre, trasforma le attività quotidiane in esperienze coinvolgenti in una “sorpresa”, che invitano a mettersi in gioco, alla sperimentazione in totale sicurezza. Riflettere sul rapporto tra gioco e formazione continua ha implicato ripensare il concetto stesso di formazione all’interno dell’organizzazione. Significa credere che sia possibile apprendere in modo divertente e che questo approccio possa promuovere l’innovazione e aiutare le persone ad affrontare positivamente i cambiamenti. Investire nella creazione di esperienze significative attraverso una formazione esperienziale, coinvolge direttamente i partecipanti, li rende protagonisti e sviluppa una motivazione intrinseca.

Le interviste finali con i partecipanti hanno evidenziato una risposta positiva agli elementi di gamification nel percorso formativo. I giocatori hanno apprezzato l’opportunità di mettersi in gioco, consolidare competenze esistenti e acquisirne di nuove, affrontando sfide ed enigmi fuori dall’ordinario. Questo percorso intensivo ha facilitato la discussione e la collaborazione sulla gestione delle emergenze pediatriche, con i partecipanti protagonisti di una storia formativa arricchita da riscontri positivi, regole e premi. L’ambiente creato ha permesso di sperimentare sfida, competizione e divertimento, rendendo l’apprendimento un’esperienza unica, coinvolgente e gratificante, nonostante le difficoltà emerse causate da aspetti di organizzazione del lavoro che risultano essere una delle aree di miglioramento del progetto.

Nadia: Cosa abbiamo imparato Megan? 

Megan: …che per progettare un’esperienza immersiva e gamificata in formazione è necessario essere pronti a progettarlo mesi prima, che non devi essere solo, che è necessario essere pronti ad affrontare qualsiasi imprevisto, attrezzarsi di un solido impianto didattico – progettuale e di strumenti di gestione, riconsiderare tempi, modi e spazi della formazione, con un focus sulla sostenibilità e flessibilità …

Nadia: già… che è necessario un coinvolgimento profondo e collaborativo tra tutti gli stakeholder, introdurre innovazione, creatività, entusiasmo, energia ed essere i primi a mettersi in gioco e divertirsi! Il progetto ha davvero attivato cambiamenti e apprendimenti nuovi nei partecipanti ma anche nei progettisti, credo che ci rivedremo presto Megan… Implementare innovazione nella formazione continua in sanità è una sfida che ci piace giocare ogni giorno con approccio critico e riflessivo comprendendo non solo i benefici ma anche le insidie …alla prossima!

Megan: alla prossima Nadia e…. the Game is Not Over!

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