Pionierismo in tre lettere, FAD

di Alessandra Carenzio

Pionierismo in tre lettere, FAD



Creare Community di apprendimento e rispondere alle sfide della contemporaneità

di Angelo Bertolone

Ogni esperienza per potersi consolidare nel tempo deve sempre essere preceduta da un periodo di riflessione e da una proposta progettuale da sviluppare a lungo termine. Nel caso dell’introduzione della didattica in formazione sincrona a distanza, la FAD, tutto parte da una data precisa, il 14 settembre 2015.

E’, infatti, nel giorno della festa dell’esaltazione della Santa Croce che vengono emanate dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica le “Norme sulla formazione sincrona a distanza”. Regole precise che sarebbero entrate in vigore dal 1 gennaio 2016 e che avrebbero cambiato profondamente il sistema formativo degli ISSR. Regolamentare il cambiamento è stato necessario per arrivare al Seminario di studio su metodi e tecniche per la didattica in FAD, organizzato dal Servizio Nazionale per gli Studi Superiori di Teologia e di Scienze Religiose in collaborazione con CREMIT (Università Cattolica del Sacro Cuore).

Giornate intense che hanno avuto il loro avvio con gli interventi istituzionali. S. E. Card. Giuseppe Betori (Arcivescovo di Firenze), ha ricordato l’importanza di definire il ruolo del tutor, di evitare il rischio di replicare la lezione frontale e, infine, fare in modo che lo strumento non prevalga sulla relazione. S. E. Mons. Ignazio Sanna (Presidente del Comitato per gli Studi Superiori di Teologia e Scienze Religiose), invece, ha sottolineato che il seminario proposto vuole offrire a tutte le persone coinvolte a diverso titolo nel processo formativo l’acquisizione di metodi appropriati di insegnamento attraverso la formula laboratoriale che “mira a favorire l’ascolto, la conoscenza e lo scambio delle esperienze tra gli Istituti”.

Quali sono gli aspetti innovativi?

Nel primissimo passaggio del suo intervento, il prof. Rivoltella ha fatto notare la rilevanza dell’iniziativa che rende chiarissimo l’aspetto innovatore di questo sistema e che vede nelle facoltà teologiche e negli ISSR dei “pionieri” inseriti “dentro un processo di innovazione che fa fatica a prendere piede nelle università statali”. “Un segnale di straordinaria sensibilità al nuovo”, continua Rivoltella, che riesce ad “intercettare l’esigenza e rispondere con iniziative di questo tipo” dimostrando di saper cogliere la sfida della contemporaneità. Una sottolineatura introduttiva che fa percepire come con questo seminario “si sia dentro un processo che è generale, internazionale e che colloca le istituzioni accademiche presenti avanti a molte delle università di questo paese”.

La tre giorni ha avuto uno sviluppo che ha portato a ragionare sulle linee tracciate nelle relazioni: la prima incentrata sulle “didattiche attive nell’istruzione superiore” e la seconda dal titolo “La terza aula. Problemi e metodi per la teledidattica”. Due prospettive per riflettere su didattica, blended learning e la trasmissione di significati che pongono l’accento sulla comunicazione mediata all’interno di una didattica in FAD. Due relazioni che hanno fornito il quadro concettuale sulla base del quale  si è lavorato nella giornata di sabato. Cinque workshop rivolti a docenti e tutor che, in aule attrezzate per la FAD, hanno lavorato in parallelo; due aule Master (Sorgenti) e tre aule Slave (Riceventi). Sessioni di microprogettazione in modalità Blended di quello che può essere l’approccio delle 10 realtà alla FAD in contesti ad “elevata specificità”.

Un impianto fondato sull’attivazione

L’intero impianto seminariale, immaginato come punto di avvio di un processo di formazione permanente che dovrebbe poi consentire alle singole realtà di procedere, ha portato a rispondere alle “urgenze della higher education” in un progetto molto ambizioso e complesso che deve avere lo scopo di “creare un vero e proprio network della formazione a distanza”. Inoltre, la metodologia del Peer tutoring nella sperimentazione in Moodle (la piattaforma scelta per questo lavoro) ha dato la possibilità a chi utilizza già il sistema di essere guida alla conoscenza di chi deve ancora iniziare, in un mutuo scambio di idee e soluzioni. Infine, l’obiettivo dei laboratori di domenica è stato quello di declinare ciò che viene delineato nelle prime due giornate dentro la specificità dei propri contesti. Un percorso in cui i protagonisti (docenti, direttori e tutor) hanno potuto sperimentare operativamente ciò che li vede protagonisti. E in questo contesto puramente educativo i docenti CREMIT hanno coordinato e indirizzato il lavoro dando consigli o semplicemente spronando a proseguire.

Nella sessione in plenaria conclusiva della tre giorni, prima dell’intervento del prof. Rivoltella, è stato fatto presente che le sedi stanno già lavorando moltissimo in FAD impegnandosi e dimostrando di aver accolto la sfida. E a questo riguardo si riportano alcuni dati relativi alle ore complessive di trasmissione in sincrono. Sono state, infatti, trasmesse complessivamente 5.780 ore di videoconference, così ripartite (si tenga conto che il dato è parziale perché mancano alcune sedi): 1.493 ore in Sicilia, 1.180 ore nelle Marche, 1.116 ore in Toscana, 960 ore in Emilia Romagna, 610 ore in Basilicata e 418 ore in Lombardia.

Quattro punti

Nel suo intervento a chiusura dei lavori delle sedi il prof. Rivoltella, ricordando il momentaneo crash del sistema avvenuto nelle aule impegnate nella videoconferenza, ha sottolineato come da un lato esista l’annosa questione dell’ampliamento della banda e come dall’altro sia necessario un lavoro sui dispositivi di interfaccia. Questo per sottolineare che una rivoluzione informatica, citando il testo di Esping-Andersen dal titolo “La rivoluzione incompiuta”, potrà esserci solo quando non esisteranno più i computer e la tecnologia sarà davvero opaca. Ecco allora che il prof. Rivoltella pone l’attenzione su quattro punti fondamentali.

1. Presenza di studenti e docenti lavoratori (con conseguente innalzamento dell’età media). Fenomeno che emerge in tutte le università italiane e a cui si può far fronte con un timing maggiormente distribuito: es. porre le lezioni in fascia pomeridiana, nel fine settimana, riducendo le ore di aula attraverso forme di blended instruction.

2. Progettazione didattica. Fare didattica trasmissiva è doppiamente economico: in primo luogo consente al docente di erogare in breve tempo molti contenuti e in secondo permette una progettazione più veloce e semplice. L’unica chiave è però porre attenzione agli aspetti progettuali servendosi di una didattica maggiormente attiva pur rendendosi conto del carico di lavoro che questo comporta al docente (e conseguentemente al tutor). Il consiglio è quello di procedere “step-by-step” implementando di anno in anno alcuni aspetti/novità.

3. Centralità della figura del tutor come regista della situazione didattica. Ha competenze metodologiche, meglio se riesce ad avere anche competenze disciplinari perché può fungere da scaffolder cognitivo co-progettando insieme al docente.

4. Altri strumenti tecnologici. Ci si riferisce alla possibilità di far comunicare studenti appartenenti ad aule differenti o mettere in comunicazione docenti di diverse sedi (anche per condividere materiali). Si ricorda la possibilità di implementare anche altri strumenti in piattaforma: scrittura collaborativa, test, etc… Il consiglio è sempre quello di procedere per gradi.

A conclusione della tre giorni, ricordando che il lavoro di Rete libera le sue potenzialità quando è fortemente relazionale, la prospettiva tracciata è quella di lavorare sul versante della relazione / socializzazione fino a creare vere e proprie community di apprendimento con gli studenti.

Queste giornate, in definitiva, sono state una porta aperta alle tante possibilità di sviluppo di un sistema integrato di formazione che, se vissuto nel quotidiano con la consapevolezza di volersi mettere continuamente in gioco, può rappresentare il trampolino di lancio per proiettarsi nel futuro.

Per leggere una sintesi degli interventi rimandiamo ai due Steller prodotti nel corso delle giornate di lavoro:

https://steller.co/s/9FstSYPLMMh?fbclid=IwAR00oyxN5bHJHsObLs1z9npBCaYsq9xL5MogLdG-nvdqO3Q5DPphb_qmkSc

https://steller.co/s/9FswUPaZ8Zm?fbclid=IwAR3tZww97jfgm150BG64kbVKn4uQefMTU7YFECgmsptf9LCbMkTRY_0X5C4

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