[Video] Educare nei media e con i media, Rivoltella al webinar FEM

di Maria Cristina Garbui

[Video] Educare nei media e con i media, Rivoltella al webinar FEM

[Video] Educare nei media e con i media, Rivoltella al webinar FEM


Nel pomeriggio di giovedì 22 aprile 2021 si è svolto il webinar co-dialogato dal titolo “Educare nei media e con i media” a cura di FEM (Future Education Modena) in cui è intervenuto il Professor Pier Cesare Rivoltella, nostro Direttore, insieme a Damien Lanfrey e Donatella Solda, co-fondatori di FEM.

Educare i ragazzi all’uso consapevole dei media digitali è la sfida a cui oggi siamo chiamati. Come farlo senza cadere nella banalità e in luoghi comuni di tecno-ottimismo o pessimismo? Come sostenere ragazzi e adulti nello sviluppo di consapevolezza, competenze e pensiero critico rispetto agli ambienti in cui sono costantemente immersi?

Rilanciamo qui i passaggi salienti dell’incontro attraverso l’uso di alcune parole chiave.

1 – #ambiente

Neil Postman all’interno dei suoi studi ha proposto una visione ambientale dei media. Educare nei, con e ai media è quindi una questione legata all’ambiente che va indagata con quella sensibilità ecologica che mostriamo per l’ambiente naturale.

2 – #esplorazioniautonome e #responsabilità

I media non sono auto-alfabetizzanti: renderli tali presuppone che si presentino macchine sempre più complesse e sistemi di interfaccia sempre più semplici e “usabili”. Un conto è utilizzare una macchina, l’altro è conoscerne gli alfabeti: questo è l’equivoco da disinnescare.

3 – #mediainformationliteracy

La ricerca di un framework preciso per la Media Education Literacy si orienta da una parte verso una rappresentazione olistica che afferma che tutto sia Media Literacy, dall’altra verso coloro che distinguono differenti literacies e le loro specializzazioni.

Di cosa si occupa l’educazione ai media? Di una corretta relazione del soggetto con l’universo mediale: ha una connotazione etica, di cittadinanza.

E l’Information Literacy? Lavora sulla ricerca, selezione e certificazione di validità delle informazioni di cui disponiamo.

4 – #tirarefuoriilbenedaimedia

I media sono delle disponibilità d’uso che si attualizzano solo e soltanto nel momento in cui incontrano le nostre intenzioni d’uso. La tecnologia è disponibile perché è aperta a più usi possibili e si concretizza nel momento in cui incontra i nostri desideri, le nostre necessità: i media sono delle macchine pigre (Umberto Eco) che hanno bisogno di noi per essere messi in moto.

5 – #framework

Un framework per l’educazione ai media, nei media proposto all’interno di cinque aree che si inseriscono in uno stesso contesto: la società odierna, che si definisce come mediatizzata.

6 – #dataliteracy

Dati come upgrade essenziale per poter parlare di media education.

7 – #sociomaterialità

I media diventano parte della realtà in cui viviamo.

8 – #dimensioneestetica

Un parallelo tra ritratto ed auto-ritratto: il canale del sé attraverso il selfie, come strumento di narrazione e introduzione al bello in senso estetico: è necessaria una Visual Literacy che ci guidi all’interno di una società che sta diventando sempre più visuale.

9 – #educareallacontemporaneità

Per educare è necessario possedere un punto di vista contemporaneo rispetto alla cultura che si vive (Paulo Freire).

Un’educazione fatta ai media, proposta nei media, non può essere altro che un’educazione in cui i pratici sono anche teorici e viceversa.

10 – #inclasse

La prospettiva dell’educare nei media avviene anche a livello immersivo a scuola, un esempio è l’utilizzo che CREMIT ha proposto in merito a TikTok.

Quale fil rouge lega queste parole chiave? Sicuramente l’importanza di educare ai media direttamente nei media.


Per approfondire:

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Largo Fra Agostino Gemelli, 1 - 20123 Milano
Tel. 02-72343038 / 02-72343036 (direzione)
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