Condividete con mitezza la speranza

di redazione

Condividete con mitezza la speranza

Condividete con mitezza la speranza


Commenti al Messaggio di Papa Francesco per la 59ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali

A cura di Vincenzo Corrado e Stefano Pasta – Prefazione del cardinale Matteo Maria Zuppi

di Angelo Bertolone

Il volume “Condividete con mitezza la speranza”, edito da Morcelliana Scholè, è curato da Vincenzo Corrado e Stefano Pasta. Si presenta come un’opera corale che intreccia il cammino giubilare con la riflessione sulla comunicazione contemporanea. Venti autori di diversa estrazione – accademici, giornalisti, teologi, comunicatori, poeti, scrittori e persino un Premio Nobel per la Pace – offrono le loro prospettive sul Messaggio di Papa Francesco per la 59ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, creando un mosaico interpretativo ricco e articolato.

La struttura del volume riflette una precisa scelta metodologica. Partire dal Messaggio papale per aprirsi a una pluralità di contributi e piste di riflessione. Il testo si articola in tre sezioni principali:

  1. Il Messaggio di Papa Francesco, riflette sulla comunicazione contemporanea e propone la via della speranza e della mitezza come alternativa al paradigma dominante della competizione e della manipolazione.
  2. La Prefazione del cardinale Zuppi, attraverso la metafora del contadino che semina con fiducia introduce il tema della speranza come atto di coraggio anche “contro l’evidenza dei fatti”.
  3. I venti saggi, che costituiscono il corpo principale dell’opera, offrono prospettive complementari che spaziano dalla teologia alla comunicazione, dalla pedagogia al giornalismo, dal dialogo interreligioso alla testimonianza diretta.

Una sinfonia di prospettive

Il volume si distingue per la varietà e l’autorevolezza delle voci convocate. I curatori Corrado e Pasta hanno sapientemente orchestrato i contributi in modo che si illuminino reciprocamente, creando un dialogo a più voci che arricchisce e approfondisce il Messaggio del papa.

L’introduzione funziona da cornice interpretativa, evidenziando come comunicazione e informazione siano una vera “chiamata” con dimensione spirituale e valore sociale. Essi sottolineano la doppia finalità dei media: “mettere in comune” (comunicazione) e “dare forma” (informazione), entrambe essenziali per costruire il tessuto sociale.

 Tra i venti autori troviamo:

Prospettive teologiche e pastorali: Riccardo Battocchio (Presidente dell’Associazione Teologica Italiana) esplora il nesso tra speranza e mitezza; Annalisa Guida rilegge la violenza verbale attraverso esempi biblici; Paolo Ruffini riflette sul “rischio” della speranza.

Testimonianze autentiche: Denis Mukwege (Premio Nobel per la Pace) porta l’esperienza delle sopravvissute alle violenze; Gino Cecchettin trasforma il dolore in impegno educativo; Nello Scavo denuncia l’invisibilità mediatica dei migranti.

Analisi comunicative e sociali: Fabio Pasqualetti critica gli “sciami digitali” di Byung-Chul Han; Giovanni Scarafile introduce il concetto di “inaudalgia” (il dolore del mancato ascolto); Sergio Perugini mostra come il cinema possa raccontare le “storie di bene”.

Sguardi educativi: Alessandra Carenzio propone l’approccio Peer nella Media Education; Stefano Pasta delinea la sfida della “Cittadinanza Onlife”; Alessandro Rosina presenta dati sui giovani come portatori di speranza.

Voci letterarie e artistiche: Colum McCann sottolinea il primato dell’ascolto; Arnoldo Mosca Mondadori riflette sulla “comunicazione eucaristica”; Stefania Careddu valorizza il potere delle “belle storie”.

Dialogo interculturale: Antonio Cuciniello esplora il dialogo interreligioso; Gabriele Nissim propone la metodologia dei “Giusti”; Rita Sidoli racconta l’esperienza di Neve Shalom.

I nuclei tematici trasversali

Attraverso la molteplicità dei contributi emergono alcuni fili conduttori che attraversano l’intero volume.

Tutti gli autori convergono nel riconoscere i limiti e le contraddizioni della comunicazione contemporanea: la “dissolvenza dei volti” (Scarafile), la polarizzazione algoritmica (Pasta), la cultura dell’odio (Guida), l’invisibilità degli ultimi (Scavo).

La proposta della speranza è al centro del volume. Non come ottimismo ingenuo, ma come “progetto comunitario” (Pasqualetti), “rischio da correre” (Ruffini), capacità di vedere “la spiga quando i miei occhi di carne non vedono che il seme che marcisce” (Zuppi). La mitezza come metodo, inoltre, deve essere intesa come non violenza comunicativa (Battocchio), rispetto dell’alterità dell’altro, capacità di ascolto (McCann), cura delle relazioni (Corrado).

L’educazione diventa la via per concretizzare la speranza, gli autori e le autrici presentano direttrici da seguire per una realizzazione della dimensione comunitaria che può avvenire solo con il superamento dell’individualismo ampliando il senso di responsabilità collettiva verso il prossimo. E così: l’approccio peer (Carenzio), la Cittadinanza Onlife (Pasta), il protagonismo giovanile (Rosina), la formazione all’ascolto e al dialogo (Sidoli).

Il volume intreccia riflessione teorica e proposte pratiche, analisi critica e testimonianze di speranza, prospettiva globale e attenzione al locale. Ogni contributo, pur nella sua specificità, si inserisce in questo disegno complessivo che mira a delineare una comunicazione alternativa, capace di generare speranza anziché paura, comunione anziché divisione.

“Condividete con mitezza la speranza” si configura come un’opera necessaria per il nostro tempo. Non è solo un commento al Messaggio papale, ma una proposta culturale e educativa. Il volume riesce nell’intento di offrire una visione organica pur nella molteplicità delle voci, proponendo vie praticabili per un cambiamento possibile. La speranza che emerge da queste pagine non è fuga dalla realtà, ma impegno concreto per trasformarla, a partire dal modo in cui comunichiamo e ci relazioniamo.

Per educatori, comunicatori, operatori pastorali e culturali, questo testo rappresenta uno strumento prezioso di riflessione e azione per coltivare una comunicazione più umana capace di generare speranza anche nei terreni più aridi del nostro tempo.

Come ci ricorda il cardinale Zuppi nella prefazione, si tratta di ritrovare lo sguardo del contadino che semina con fiducia anche nella nebbia, vedendo già il raccolto futuro.

[Libro] Condividere con mitezza la speranza. Qui è disponibile il Sommario.


Rassegna stampa:

Un libro per approfondire il Messaggio, La settimana, 24/05/2025

Lo scrittore. McCann: «Le storie lavano i piedi del mondo», la lezione di Francesco, Avvenire, 23/05/2025

Cmcs2025: un libro per approfondire il Messaggio, Ufficio Comunicazioni sociali della CEI, 14/05/2025

Articoli precedenti:

GMCS 2024: [Libro], Commenti al Messaggio del Papa per la 58° Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. Un testo a cura di Pasta e Corrado

GMCS 2023: [Libro], Il commento al Messaggio per la 57° Giornata delle comunicazioni sociali del Papa. Un testo curato da Rivoltella e Corrado

GMCS 2022: [Libro], “Ascoltare con l’orecchio del cuore”. Il commento al Messaggio del Papa per la 56° Giornata per le Comunicazioni Sociali curato da Rivoltella e Corrado

GMCS 2021: [Libro], Il commento al Messaggio del Papa per la 55° Giornata per le Comunicazioni Sociali curato da P.C. Rivoltella e V. Corrado

Raccontiamo il bello che ci abita. Commento di don Marco Rondonotti: Raccontiamo il bello che ci abita

GMCS 2020: https://www.cremit.it/libro-il-commento-al-messaggio-del-papa-curato-da-rivoltella-e-corrado/

GMCS 2019: https://www.cremit.it/libro-il-commento-al-messaggio-del-papa-curato-da-rivoltella-e-maffeis/

GMCS 2018: https://www.cremit.it/libro-fake-news-e-giornalismo-di-pace/

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